Quando parliamo di sicurezza in quota durante le operazioni di controllo e manutenzione di impianti sopra i silos, la nostra mente già proietta immagini precise: contenitori cilindrici in metallo di altezza elevata (7, 10 metri almeno) provvisti di scale a gabbia attraverso cui si accede ad una zona in quota protetta da parapetti.

In effetti, soprattutto negli ultimi anni, ci siamo abituarti a vedere aziende con filari di silos parapettati e collegati tramite passerelle metalliche.

Ma non tutti i silos sono costruiti in metallo.

È il caso di questa case History, in cui un’importante realtà italiana del food ci ha richiesto la messa in sicurezza di un silo in materiale plastico.

Gli operatori devono accedere alla parte alta ed aprire la botola centrale per eseguire controlli del contenuto.

I rischi da scongiurare sono sia la caduta verso l’esterno che quella verso l’interno del manufatto.

Ovviamente nulla può essere ancorato al silos stesso.

Già in fase di valutazione preliminare dobbiamo considerate tutte le variabili, tra cui i 300 km che separano la nostra azienda dallo stabilimento del cliente (che impone una progettazione millimetrica).

Si decide per la creazione di una struttura marcata CE secondo la UNI EN 1090 da fissare alla platea in CA su cui poggia il silo, una scala anticaduta ALUSTAIR® conforme alla norma UNI EN ISO 14122 ed UNI EN 353-1, piano di calpestio in grigliato metallico e parapetti SICURGUARD® UNI EN ISO 14122-3:2016.

Il foro centrale, necessario per svitare il coperchio d’ispezione, è anch’esso protetto da parapetti garantendo la sicurezza dell’operatore.

Le necessità legate al trasporto ci portano a progettare una soluzione assemblabile in cantiere tramite flangiature.

Il risultato finale rende noi fieri e completamente soddisfatto il cliente.

SIAL SAFETY.
NO COMPROMISE.

Fatturato committenza

481.000.000 €

Settore merceologico committenza

Produzione di biscotti e prodotti di pasticceria conservati

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